Albania, produttività del lavoro più bassa della Regione

La produttività del lavoro in Albania è di circa 40% più bassa di quella degli altri paesi Balcanici riferisce l’FMI.

L’aumento degli stipendi in Albania negli ultimi due anni non è stato accompagnato dall’aumento della produttività, e questo, per il Fondo Monetario Internazionale, è un fenomeno pericoloso.

Nel 2022 l’aumento annuale degli stipendi ha superato l’aumento annuale della produttività. La produzione per lavoratore rimane tra le più bassi della Regione (circa 37% più basso dei livelli della Bosnia ed Erzegovina, Serbia e Macedonia del Nord e 57% più bassa del Montenegro)” sostiene il Fondo.

L’obbiettivo del Governo è quello di aumentare lo stipendio medio dei dipendenti pubblici fino a 900 € entro il 2025. Il programma del Governo per l’aumento degli stipendi nel settore pubblico porterà ad un aumento dell’inflazione dello 0,5% nel biennio 2024-2025, rappresentando un serio pericolo per l’FMI.

Ma c’è di più; se questo aumento non si accompagnerà con l’aumento della produttività c’è un rischio di perdita di competitività da parte del paese. Lo testimonia l’allontanamento di decine di investitori stranieri ne settore calzaturiero, i quali nell’ultimo anno hanno disinvestito a seguito dell’aumento dello stipendio minimo per ben 4 volte.

L’analisi dell’FMI ha comunque gettato luce sul fatto che lo stipendio medio in Albania, sia nel settore pubblico, che in quello privato, è il più basso della Regione. Nel settore privato l’aumento dello stipendio reale è stato solo dello 0,2%, mentre in quello pubblico di circa 1,9%. Lo stipendio medio nel settore pubblico per il 2022 era di circa 30% più basso della media della Regione, sia riferito al valore reale che al potere di acquisto dello stesso.

La quota dei salari sul PIL per l’Albania rappresenta solo il 4,5%, molto più bassa della media della Regione.

 

Articolo originariamente pubblicato in albanese sul giornale economico Monitor.al 

Il Fondo Monetario ha consigliato al paese di procedere con l’aumento dello stipendio medio valutando con attenzione l’aumento della produttività dei dipendenti nel settore pubblico.

 

 

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