Formare ingegneri e professionisti capaci di affrontare le sfide globali, unendo competenze accademiche e apertura internazionale. È questo l’obiettivo del nuovo Double Degree tra l’Università del Salento e il Politecnico di Tirana, che partirà ufficialmente dall’anno accademico 2025-2026. Un progetto che ha richiesto oltre un anno e mezzo di lavoro, coordinamento e passione, e che oggi rappresenta un traguardo storico per entrambe le istituzioni.
Abbiamo intervistato la Prof.ssa Valentia Ndou, delegata all’Internazionalizzazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione di UniSalento, di origine albanese, che ha promosso e seguito in prima persona tutte le fasi del percorso.
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Da quando è nata l’idea di questa doppia laurea tra le vostre due università e che cosa spinge tale iniziativa?
Il percorso che ci ha portato a questo Double Degree non è nato dall’oggi al domani, ma è il risultato di un lavoro lungo e costante. Da anni, come Università del Salento, stiamo investendo sull’internazionalizzazione. Già nel 2022 abbiamo avviato un progetto Erasmus di mobilità con cinque università albanesi, tra cui il Politecnico di Tirana. Questo ci ha permesso di attivare scambi di docenti e studenti tra le due sponde dell’Adriatico, creando le basi per una collaborazione strutturata.
In questi anni abbiamo ospitato a Lecce diversi studenti dal Politecnico, altri da Tirana e da università partner come Epoka e Mediterranea, e abbiamo favorito la mobilità di oltre venti docenti incoming e outgoing. Queste esperienze hanno consolidato un dialogo accademico che ha reso possibile l’idea di proporre un percorso comune: il Double Degree.
Non è stato semplice. Ci è voluto oltre un anno e mezzo di lavoro per armonizzare i piani di studio, individuare le materie condivise e costruire un percorso realmente integrato. Ma il risultato ripaga gli sforzi: un programma che unisce due sistemi universitari e due Paesi, con l’obiettivo di formare ingegneri e manager capaci di operare in contesti internazionali complessi.
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Qual è il vostro target group? Volete avvicinare i ragazzi albanesi, ma anche quelli italiani?
Il target è duplice. Da un lato, gli studenti italiani che desiderano arricchire il proprio percorso con un’esperienza internazionale senza rinunciare alla solidità della formazione offerta da UniSalento. Dall’altro, gli studenti albanesi che ambiscono a un titolo riconosciuto a livello europeo, utile per aprirsi a carriere internazionali.
In realtà, il progetto guarda anche oltre: si rivolge a tutti i giovani che vogliono sviluppare competenze trasversali, capacità di adattamento e attitudine a lavorare in contesti multiculturali. Non a caso, parallelamente al Double Degree, abbiamo lavorato per rafforzare altri progetti di mobilità Erasmus e, recentemente, ci è stato finanziato un nuovo progetto che prevede borse di studio per studenti sia in entrata che in uscita. Inoltre, partecipiamo anche a diversi progetti Europei che sostengono la mobilità di docenti, ricercatori e personale amministrativo.
L’idea è chiara: sfruttare tutte le opportunità di finanziamento per abbattere le barriere economiche e rendere la mobilità più accessibile a tutti.
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Avete pensato a un risvolto del progetto per i ragazzi della diaspora albanese in Italia che potrebbero avvicinarsi alle proprie origini?
Assolutamente sì. La comunità albanese in Italia è tra le più numerose e radicate, e i giovani di seconda generazione spesso cercano un legame con le proprie origini senza però rinunciare a un’educazione internazionale.
Questo Double Degree rappresenta per loro un’opportunità unica: permette di rafforzare le radici culturali e linguistiche e, al contempo, ottenere una formazione accademica di eccellenza, competitiva a livello globale. È un vero ponte tra Italia e Albania, non solo a livello accademico, ma anche sociale e culturale.
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Come avete pensato di sviluppare il rapporto con le aziende, italiane o albanesi, nei rispettivi Paesi?
Il rapporto con le imprese è uno degli aspetti più innovativi e concreti del progetto. UniSalento e il Politecnico di Tirana hanno già relazioni consolidate con aziende leader nei rispettivi territori, ma con questo Double Degree vogliamo ampliare ulteriormente la rete.
In Albania, ad esempio, sono presenti molte aziende pugliesi: questo rappresenta un’occasione straordinaria per costruire collaborazioni virtuose e sviluppare un ecosistema accademico-imprenditoriale transnazionale. Gli studenti avranno la possibilità di svolgere stage e tirocini non solo a livello locale, ma anche presso aziende dei Paesi partner.
Così facendo, garantiamo un duplice obiettivo: offrire agli studenti esperienze formative di alto valore e stimolare allo stesso tempo una cooperazione più stretta tra università, imprese e istituzioni. In altre parole, non stiamo formando solo studenti, ma stiamo creando ponti di crescita e innovazione tra accademia e mondo del lavoro.
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In che lingua saranno svolte le lezioni in Albania? Avete riscontrato difficoltà con la conoscenza dell’italiano attualmente in Albania e avete una programmazione in tal senso?
Il percorso è multilingue, con corsi in italiano, albanese e inglese. Questa scelta risponde a due esigenze: valorizzare le lingue e i legami storici tra i nostri Paesi, e al tempo stesso garantire un’apertura internazionale ancora più ampia.