“Cotonella”, il famoso marchio italiano dell’intimo, ha deciso dopo 27 anni di lunga storia di produzione in Albania di spostare parte della sua attività in Uzbekistan. L’azienda ha aperto il suo polo produttivo nel 1996 nella città di Scutari, ma l’aumento dei costi di produzione e la svalutazione dell’euro in Albania, insieme ad un calo significativo della domanda in Italia per i prodotti del marchio, ha fatto si che “Cotonella” s.p.a. preferisca trasferire parte della sua produzione in Uzbekistan.
“Albania Tricot”, la partecipata albanese, ha dichiarato che la produzione in Albania continuerà con numeri più contenuti, anticipando così il licenziamento di parte dei lavoratori albanesi.
“La mossa” dell’azienda italiana dell’intimo è stata salutata da tutti i media uzbeki che stanno seguendo con interesse gli investimenti futuri nel loro paese.
“Cotonella” è un marchio fondato nel 1972 che attualmente vende i suoi prodotti in più di 20 paesi. L’investimento in Uzbekistan si calcola in 5 milioni di dollari con un obiettivo di produzione di circa 8 milioni di pezzi all’anno.
L’annuncio dell’azienda è una notizia negativa per l’Albania, che purtroppo ha visto la contrazione del settore di produzione presso terzi con quasi 19%. I motivi principali sono un aumento del costo di produzione, dovuto in modo particolare dall’aumento dello stipendio minimo, e il rafforzamento del lek nei confronti di tutte le altre valute estere. Visti i significativi cambiamenti economici in atto, il paese balcanico dovrebbe accettare la nuova sfida e creare condizioni più stabili per gli investimenti diretti esteri.